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Matteo moro, appassionante charme da romanzo

Aggiornamento: 15 apr 2023

Quando parliamo di moda è facile associarla al mondo femminile, ma è doveroso ricordare anche l'importanza e l'influenza del mondo maschile, perché uomini che hanno fatto la differenza attraverso e grazie alla moda, ve ne sono davvero tanti.

Ancor più preponderante la presenza di talenti maschili è nel cinema, dove a distinguere sono spesso un mix di qualità che conferiscono all'attore un'ineguagliabile unicità.

Quando ho visto Matteo Moro la prima cosa che mi è venuta in mente è un Gary Oldman sensuale e assieme ferale nel celebre film Dracula di Bram Stoker, regia del grande Francis Ford Coppola.



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Ph: Elena Zago

Matteo sembra uscito da un'altra epoca, dotato anche di un'eleganza d'altri tempi; ho citato un arco temporale a cavallo tra l'ottocento ed il novecento secondo il romanzo di Stoker, ma la sua estetica si presterebbe a svariate figure del passato di pura fantasia o reali e a canoni altrettanto ricercati.

Matteo è stato tra l'altro, in un'ambientazione di fine '400, il testimone di Caterina Sforza e Giovanni De' Medici nella serie televisiva anglo-italiana “I Medici: Lorenzo il Magnifico”.

Un look come il suo in base a come curato o al contrario lasciato più selvaggio, può rivelarsi un'investimento vincente soprattutto perché naturale, ottenuto senza dover ricorrere come spesso accade nel cinema, a parrucche o posticci.

In determinati periodi storici le acconciature, come le diverse fogge di pettinatura di re e alti funzionari, rispecchiavano il rango elevato; non rispondevano a un semplice gusto estetico, ma erano un vero e proprio simbolo di identità sociale; in altrettante epoche barba e baffi lunghi servivano per incutere timore al nemico e che si voleva esser riconosciuti, per la grande esperienza accumulata in battaglia.

Già nella mitologia greca Zeus, il re dell'Olimpo, veniva raffigurato con una lunga e fluente barba.

Da tempo immemorabile quindi la barba esprime potere, facendo assumere all'uomo barbuto una posizione di leader.

Nel cinema possiamo passare da una barba di un Leonida in 300 a quella di un Jack Sparrow in Pirati dei Caraibi, da quella di un Pai mei in Kill Bill a quella di un Gandalf nel Signore degli Anelli, da un Chuck Noland in Cast Away a un Hugh Glass in Revenant, da quella di un Albus Silente in Harry Potter a quella di un Luke Skywalker in Guerre Stellari: il Risveglio della Forza e tutte hanno avuto un ruolo differente e determinante, per delineare il personaggio; indimenticabile il cameo degli ZZ Top in Ritorno al Futuro – Parte III con le loro ormai iconiche barbe.

Se poi vogliamo approfondire ulteriormente barbe, baffi e capelli lunghi come non ricordare uno dei romanzi più famosi e tradotti della letteratura francese, ovvero I tre moschettieri di Alexandre Dumas divenuto poi l'ispirazione massima per tantissimi film.

Nel film L'intervista con il vampiro è impossibile non rievocare i capelli lunghi di due grandi attori, ovvero Tom Cruise e Brad Pitt, film che valse il nastro d'argento e Premio BAFTA come migliore scenografia a Dante Ferretti; ma non possiamo nemmeno dimenticare Leonardo di Caprio nei panni di Luigi XIV Il Re Sole.

La barba, come i capelli, si possono utilizzare per contestualizzare il personaggio nella giusta epoca e rispettive usanze/tradizioni, ma anche per sottolineare il trascorrere del tempo e in taluni casi la saggezza.

Anche al di fuori del set molti attori come diversi modelli, in questi ultimi anni hanno scelto nuovamente barba e capelli lunghi o medio lunghi, che richiedono sicuramente una cura differente ma che conferiscono ai più selvaggi un look vichingo e a quelli dandy, mistero e sex appeal marcato.

Per Matteo Moro, imprenditore, modello ed attore l'aggiunta di alcuni requisiti hanno fatto la differenza per il conseguimento di obbiettivi ed il successo dei medesimi.

La sua immagine è stata utilizzata su prestigiose passerelle in Italia e all'estero ed è comparso su riviste del settore moda abbigliamento e beauty; possiede quindi il portamento che distingue chi sfila, ma anche tratti fisici di buongusto e classe sfruttati nella pubblicità come nel cinema, da svariati professionisti.

Matteo è un frequentatore dei salotti milanesi, di party esclusivi dei stilisti e feste private dove il suo charme non manca di proporsi, amante del bello, dell'arte, della musica e di tutto quello che arricchisce e reca appagamento, allo spirito così come al corpo.

Queste sue inclinazioni lo hanno non solo aiutato quando era lui il protagonista, ma anche quando doveva creare per gli altri; la sua mente eclettica gli permette di lavorare nell'arredamento, nel design e possiede persino una linea di calzature artigianali di sua produzione, dove creatività ed entusiasmo fanno da padrone.


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Ph: Sara Cencetti

Simbolo di identità o virilità, il look di Matteo accompagnato da questa lunga barba e folta chioma è adottato da altri modelli molto quotati, di età differenti, come Alessandro Manfredini, Gianluca Di Sotto, Ricki Hall, Chris John Millington, Levi Stocke e il vichingo Josh Mario John tanto per citarne alcuni; chi più tatuato chi meno chi più hipster chi meno, questa scelta estetica ha determinato in tutti i casi la loro notorietà.

Che sia quindi barba hipster, stubble beard, barba corporate o la Ducktail Beard, anche il 2023 la vedrà protagonista.

Ora è venuto il momento di svelare il mistero e di attraversare gli oceani del tempo per conoscere questo distinto ed enigmatico personaggio, che in parte ci ricorda alcuni tratti dell’estetismo e l’edonismo raccontato da Oscar Wilde.


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Ph: Photostyle Agency Images


Matteo Moro è un imprenditore, modello ed attore italiano.

Notato per determinati requisiti fisici ed attraverso l'ambiente dello spettacolo, si fa strada lavorando su prestigiose passerelle italiane ed estere, collaborando con stilisti come Alexandre Plokhov, con brand d'abbigliamento e scarpe come Paul & Finch, Whichway ,Karl Mommoo, Alpinestar ma soprattutto come testimonial di cosmetica capelli con Wella, Barba Italiana, Framesi, Restagno, Parisienne, Kms, O Way, Alfaparf, Revlon, Pegasus, Medavita conquistando, attraverso quest'ultimo, anche la copertina Uomo.

Partecipa a videoclip musicali per gli artisti Lobo Loto, Soul System, Nightsoon e a spot pubblicitari ma anche istituzionali come Calzedonia con Julia Roberts, Chef Express, Cocuma, Seat.

In tv prende parte allo show Guess my Age, al programma Mix & Match con Lodovica Comello e il direttore di Vanity Fair ed esperto di stile Simone Marchetti.

Recita nella seconda stagione della serie televisiva I Medici - Lorenzo il Magnifico con ‎Daniel Sharman e Bradley James, in Diavoli con Alessandro Borghi e Patrick Dempsey e in Diabolik 3 con Giacomo Gianniotti e Miriam Leone.

In parallelo lavora nel campo dell'arredo occupandosi di tendaggi per interno ed esterno, di complementi d'arrendo ma anche per il suo brand di calzature, Moro di Legnago, come creativo.




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Ph: Valentina Fraccaroli


Fascino criptico ed un'immagine di un'epoca lontana, sono dei tratti che fanno di Matteo una figura al quanto intrigante, sicuramente dai lineamenti non banali o scontati.

Non parliamo di una bellezza eccessivamente patinata o clonata, ma di caratteristiche uniche e distinguibili, di primaria importanza per chi voglia approfondire la recitazione...che se sfruttate a dovere, possono avere forte impatto anche a su grande schermo.

Matteo è una persona capace di mettersi in discussione e pronta a sperimentare, oltre che perfezionarsi.

Sicuramente saprà raccontarsi più a fondo, anche attraverso forme di espressione che vadano al di là del corpo, per dar voce e far emergere quello spirito "crudele e sensuale" come un personaggio shakespeariano.



Matteo raccontaci del tuo brand di calzature...Essendo artigianato made in Italy è estremamente importante celebrare l'accuratezza e la passione per i dettagli, ma anche l'unicità di ogni prodotto. Cosa offri al cliente e qual è la tua fonte di ispirazione, per realizzare ciò che desidera?


Il mio brand di calzature ”MORO DI LEGNAGO” di cui sono anche il creativo, nasce a fine 2015 dopo un'esperienza nell’ambito calzaturiero.

Essendo sempre alla ricerca di nuovi prodotti, ho voluto dare ai miei clienti un manufatto che potesse esprimere al meglio la personalità di chi lo indossa.

I miei acquirenti spesso vengono con i loro abiti ed accessori, per poter creare una calzatura che si abbini al look; possono personalizzare ogni componente della scarpa nei minimi dettagli, scegliendo tra una vasta selezione di pellami in tinta unita, stampati ma anche glitterati.

Per i più freddolosi, posso accoppiare all’interno il montone in varie colorazioni e la scelta prevede anche la decisione dell’occhiello, del laccio e della cucitura oltre alla suola disponibile in para naturale, TR o Vibram.

La valutazione dei pellami viene fatta in base alla tendenza moda, oppure attraverso specifiche richieste che mi giungono, dai clienti più esigenti.

Sono sempre alla ricerca di nuovi modelli, per questo ultimamente ho inserito qualche novità.



La moda ormai influenza ed orienta tantissimi settori, basti pensare a tutte le persone che l'hanno abbracciata come lavoro principale e spesso abbandonandone altri o lasciandoli marginali; questo significa che è un settore che ispira e seduce...Della moda è quindi facile innamorarsene?


Certo, personalmente la guardo a distanza senza farmi assorbire perché penso che ogni persona debba trovare il look adeguato in base alle sue conformità fisiche, in modo da far risaltare personalità e punti di forza.

Provenendo dall'arte del tessile e tendaggio d'arredamento, che tutt’ora pratico da più di trent’anni, sono riuscito a creare un brand calzaturiero che a pensarci bene va di pari passo;

i colori e le stampe, anche in questo caso, sono sempre aggiornate in base ai trend.

Per questa ragione, posso dire di non aver abbandonato il mio lavoro principale ma al contrario mi ha aiutato ad aver quel tocco di gusto in più anche nelle mie parallele attività, permettendomi di lavorare sempre nel campo moda come modello e con agenzie di moda sia in Italia che all’estero.



Tra il lavoro di modello e quello di attore, quale ti ha finora stimolato maggiormente e quali sono state le soddisfazioni ottenute da entrambi?


Premetto che tra modello e attore, mi sento più modello (o attore pubblicitario) che attore cinematografico, anche se ho intrapreso corsi di recitazione per migliorare le mie capacità e competenze.

Lavoro come modello ormai da vent’anni e molte sono le soddisfazioni che ho ricevuto da questo lavoro; oltre ad avermi dato l'opportunità di affiancare grandi professionisti del settore, mi ha anche dato la possibilità di viaggiare fuori dai confini nazionali.

Di recente nascita invece è la mia carriera cinematografica, dove il percorso da intraprendere è ancora lungo ma ciò nonostante sono riuscito a partecipare in modo marginale a varie serie tv tra cui I Medici, Diavoli, o il più recente Odio il Natale e i film appena usciti Diabolik 2 e 3.


Sei nato a Legnago in provincia di Verona, la città di Romeo e Giulietta che sono i protagonisti della tragedia di Shakespeare, a cui va il merito di essere riuscito a rendere una storia d'amore immortale. Essa è stata ispirazione per film e spettacoli teatrali...A proposito di teatro...Ti piacerebbe lavorare anche in questo ambiente?


Alle spalle ho l’esperienza teatrale in una piccola compagnia e devo dire che è stata piacevole; mi auguro di sviluppare anche questo aspetto della settima arte.

Con il mio lavoro di modello, il fatto di sfilare di fronte a migliaia di persone mi ha reso naturale, allentando i timori verso il pubblico.

Ovviamente a teatro, a differenza del cinema dove si ha possibilità di ripetere le scene fino alla perfezione, con l'ultima prova generale devono rimanere gli eventuali errori perché durante lo spettacolo non sono consentite repliche.

Il bello è questo...mettersi alla prova per scoprire aspetti di sé, che non si conoscevano.


Personalmente ritengo che la tua figura si presterebbe molto bene, per ruoli storici o figure ambientate in epoche passate; ci sono ruoli più di altri che ti piacerebbe rivestire? Hai in programma di approfondire in modo ancor più specifico la recitazione?


Mi ha sempre affascinato il fatto di indossare costumi storici...Il mio debutto come attore è stato proprio in occasione del Natale di Roma che si festeggia il 21 aprile, data della fondazione della città, in cui vestivo i panni di Zeus.

Nel caso della serie televisiva anglo-italiana “I Medici: Lorenzo il Magnifico”, ero invece il testimone di nozze di Caterina Sforza. Sarà per il mio look con barba folta, capelli lunghi...

in quel periodo li avevo comunque più corti per il ruolo e se mi avessero chiesto di accorciarli ancora, lo avrei fatto. Nel mio lavoro capita ripetutamente di cambiare look e devo dire che la cosa mi piace molto. Mi rammarico di non aver partecipato al film biografico su D'Annunzio "Il cattivo poeta" girato al Vittoriale, in cui avrei potuto interpretare la parte di un amico del poeta, il tipico dandy di inizi XX secolo, ruolo che personalmente mi affascina e nel quale forse più di altri mi identifico. Oltre al corso di improvvisazione e dizione, ho anche in programma di seguire corsi di recitazione tra Verona e Milano.


Spesso le persone fanno l'errore di ritenere la moda superficiale e volubile, senza tener conto di tutta la lavorazione che avviene dietro le quinte, idem nel cinema.

La sola idea, che venga portata su carta o altro supporto tecnologico, può essere suddivisa già in tre distinte fasi che sono: lo schizzo, il bozzetto e poi il disegno tecnico. Anche tutti i procedimenti successivi sono estremamente complessi e richiedono preparazione e meticolosa attenzione, per arrivare al prodotto finito che può essere oggetto di critiche o di approvazione da parte del pubblico. Credi che sia importante narrare la moda come il cinema, anziché limitarsi a guardare superficialmente?


Senz'altro...questo settore non è affatto effimero come molti pensano perché alle spalle c’è uno studio meticoloso dei costumi o capi d’abbigliamento in simultaneità con tutto quello che si vuol fare trasparire e percepire agli occhi di chi li guarda, suscitando emozioni e trasmettendo sensazioni. Se pensiamo ad una sfilata, dopo aver selezionato i vari modelli e modelle c’è il fitting, poi trucco, barba e capelli, oltre alle prove della sfilata per essere in sincronia con gli altri colleghi.

Quando sono stato a Parigi a sfilare, prima hanno realizzato il “fitting” che è la fase in cui un abito dopo essere stato disegnato, prodotto e aggiustato su un manichino viene fatto indossare a un modello o modella; si diventa dei veri e propri manichini in carne e ossa. Questo permette allo stilista di valutare se ci sono difetti, vedere l’effetto del capo indossato ed apportare le modifiche del caso... E’ stata una soddisfazione osservare la creazione su di me, fino alla fine.


Essendo che frequenti ed hai frequentato gli ambienti più vicini agli stilisti, quali sono quelli che stimi maggiormente per ciò che hanno creato e creano?


Ogni stilista è da ammirare, perché con la sua creatività contribuisce a rendere il mondo un posto piacevole in cui vivere. Tra questi sicuramente da citare Coco Chanel, Christian Dior, Yves Saint Laurent, Miuccia Prada, Karl Lagerfeld, Armani; ognuno con il suo stile ha marcato la moda fino ai tempi d’oggi.

Il fatto di frequentare anche fuori dalle scene, stilisti o personaggi conosciuti è stata casuale come cosa.

Una volta invitato da amici stilisti a qualche party, si conoscono persone interessanti, alcune più...altre meno; legando poi, vien naturale cercare di rivedersi.

Ho partecipato così ad anteprime moda, qualche compleanno e frequentato i salotti milanesi.


Serietà, impegno e professionalità...tre parole che non dovrebbero mai mancare nel curriculum di una persona. Queste parole hanno lo stesso peso sia in Italia che all'estero, oppure hai notato differenze? Hai dovuto lottare in ambienti poco meritocratici?


Questi tre punti sono le basi nel mio lavoro di modello e non solo; in Italia come all’estero serietà, impegno e professionalità sono comune denominatore per un lavoro di qualità che duri nel tempo. La meritocrazia, come tutti sanno, in Italia non va sempre di pari passo con l’impegno, non per questo ci lasciamo travolgere dalle incoerenze che a volte si incontrano; si cerca di lottare per tenere alto il livello che la professione richiede.

Sta a noi far emergere le nostre capacità, cercando di scremare e dando valore a persone che sono serie e corrette nel lavoro, rispetto ad altre che non mantengono ciò che promettono. La serietà permette poi, di consolidare anche rapporti di amicizia oltre che di lavoro con le persone con cui si collabora.


Trovo che la professione di modella o modello, al di là della notorietà e della bellezza, sia davvero impegnativa e stressante, soprattutto per i ritmi a cui si è sottoposti.

Nel cinema gli attori possono utilizzare la recitazione come valvola di sfogo, incanalando le proprie emozioni in modo costruttivo e vincente, mentre spesso il fatto che nei modelli non sia cosi indispensabile che le facciano trasparire, a mio avviso crea un "tappo" contenitivo e logorante. Parliamo anche degli aspetti negativi di questo ambiente, con gli occhi di chi l'ha vissuto.


Sicuramente i ritmi, gli appuntamenti di lavoro e gli orari scanditi della società attuale, conducono a livelli di stress non indifferenti ma con la giusta organizzazione si riesce a portare tutto a termine; bisogna buttarsi dentro il flusso degli eventi e lasciarsi cullare dolcemente, solo così mantengo vive le mie due professioni.

A volte succede di arrivare ad una sfilata e per prepararci all’evento, ci mettano a disposizione sauna e bagno turco; certo non succede sempre ma siamo fiduciosi, in fondo l’importante è condurre uno stile di vita sano, organizzato e pronto a prendere sempre il meglio della vita. Quando siamo sotto i proiettori oltre a mostrare dei corpi o dei volti, possiamo trasmettere anche emozioni, chi lo sa???


Quali progetti futuri vorresti sul tuo prossimo cammino? Hai qualche sogno che vorresti realizzare in ambito lavorativo?


Ho vari progetti nel campo del tessile e tendaggio d'arredamento, andando sempre alla ricerca di prodotti innovativi da proporre ai miei clienti, ma anche nel campo delle calzature proponendo nuovi modelli e nuovi pellami.

Nella moda vorrei ampliare le mie capacità e competenze, per brand esteri...per farmi conoscere maggiormente, cosa che sto attuando implementando le mie esperienze; un lavoro che ho svolto di recente è per un brand dell'Arabia Saudita che si occupa di profumi, l'ABRH di cui sono stato il testimone della fragranza Piedmont.



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Ph: Boopathiraja Periyasamy


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Come ho ribadito anche in articoli precedenti, molti sono gli uomini che dalla moda sono passati alla recitazione, questo perché non esclude l'aspetto piacente seppur non fondamentale.

Nel cinema il primo grande punto fondamentale è la bravura, che sovrasta spesso particolari doti estetiche. L'estetica è sempre un valore aggiunto, ma di uomini belli e di donne belle ne è pieno il mondo...di persone che sanno far provare qualcosa quando siamo in una sala cinematografica, molte meno. Chi si approccia al cinema vuole provare sensazioni, vuole immedesimarsi, vuole sognare e tutto questo avviene attraverso l'espressione stessa degli attori e delle attrici. Il fascino dei più grandi è sempre partito dalla loro modo di essere e da ciò che sono riusciti a lasciare come eredità emotiva, piuttosto che di superficie.

La parte interiore richiede un lavoro molto più elaborato, ecco perché si studia duramente prima di esser considerati grandi interpreti su schermo; è quella parte che ci rende capaci di convivere con ciò che c'è fuori e creare di conseguenza qualcosa di eterno.

Possiamo lasciare un bagaglio agli altri, solo se li rendiamo partecipi del nostro io più profondo e Matteo ha percepito, seppur la sua florida carriera da modello, che necessita di ulteriori step per approcciarsi, in modo totale, anche all'arte cinematografica e teatrale.

Tutto diventa di conseguenza più bello e gradevole se c'è un'altrettanta profondità ed anche quello che sembra imperfetto, improvvisamente prende vita e ci regala emozioni indimenticabili. Prendete un Totò o prendete una Magnani...Non erano volti dai canoni perfetti e statuari secondo come poi la società vuole vedere attualmente le cose, perchè anche il concetto di bellezza differisce da epoca ad epoca dato che ciò che ora consideriamo bello non lo era secoli fa, come ciò che consideriamo bello per quanto riguarda la nostra etnia in altre non lo è particolarmente, ma rimangono insuperabili anche da chi è considerato, secondo un pensiero al quanto mutevole della società, superiore in bellezza.

Siamo esseri che hanno necessità di sentirsi parte di un gruppo e per sentirsi parte di un gruppo bisogna interagirci, quindi la mera superficialità di quello che facciamo vedere non è sufficiente. Con la stessa passione con cui un singolo lavoro d'artigianato va portato avanti, anche l'arte è qualcosa di unico ed ogni prodotto realizzato attraverso essa diviene senza tempo, se ha conquistato gli altri e non solo la nostra vanesia ricerca di visibilità; l'arte nasce per comunicare e per entrare nella storia, bisogna essere in primis utili alla società attraverso quello che facciamo.

Matteo è arrivato ad un punto della sua carriera in cui può permettersi di alzare l'asticella ed ambire ad un salto di qualità ulteriore, dato da una maturità differente sia fisica che mentale. Abituato a coordinare più lavori, amante dell'equilibrio e del bello sotto ogni aspetto che sia inteso come espressione di ciò che realizza, sicuramente potrà comprendere i complessi meccanismi che vi sono dietro al mondo del cinema che è composto come un puzzle di tante persone; duramente lavorano perché possiate ammirare il loro operato, sperando sempre in un grande coinvolgimento.

Tornassimo al passato, oppure andassimo verso il futuro...il cinema ci dà la possibilità di manipolare il tempo a nostro piacimento, di interpretarlo e reinterpretarlo...non c'è macchina più magnifica e complessa capace di produrre immagini ed aprire simultaneamente una finestra sul mondo.


Photography: @valentina_fraccaroli Venue: @isola_del_garda Videography: @whitesfilm Florist: @botanikshop Wedding planner: @sipario_wedding Wedding dress: @madebride Hair styling: @luigimarchiori Make up: @roberta_marchiori_mua Mise en place: @fenixlive.it Groom's suit: @atelier_massimo_vello Wedding cake: @dazero_offelleria Stationery: @beeinlove_wedding Hair accessories: @guineverevines Lingerie: @julia_stefanello_atelier Bridal shoes: @katerina_savrani Groom's shoes: @moro_di_legnago_calzature Rings: @giuliaribesnero Bride: @sarabaldassi_ Groom: @matteo_moro_official



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