LA MODA NEL CINEMA e le colonne degli anni '40
- Elisa Nori

- 10 mar 2022
- Tempo di lettura: 5 min
Eccoci a noi nell'atteso appuntamento in cui vi introduco e vi consiglio, attraverso una lista come per il precedente decennio, i più celebri film degli anni '40.
Ugualmente per questi film, la differenza l'hanno fatta anche gli abiti ed i costumi, come una corona posata su un capo regale qual'è il cinema, suggellamento di una vittoria senza tempo.
Abiti e costumi come tante altre realtà, richiedono tecnica e preparazione, meticolosa attenzione e pignoleria a fianco alle immancabili fantasia ed estro.
Da qui tengo ad approfondire un attimo il discorso con voi, proprio perché tra i titoli da me scelti, spiccano grandi e potenti registi...ma anche grandi ed incancellabili attori ed attrici.
Gli stilisti studiano anni perché le loro creazioni siano perfette sia che si tratti di teatro che di cinema.
L'ispirazione come l'idea, servono per dare il via al progetto, sicuramente per l'abbozzo iniziale...
Un pò come il soggetto per uno sceneggiatore...
Ma poi devi saper scrivere il trattamento e successivamente, tutta la sceneggiatura di quel soggetto/trattamento...e garantisco che sono pagine e pagine di sudore.
Senza capacità tangibili e reali, frutto di tentativi, di prove e di esercizi...il tutto rischia di rimanere solo un bel sogno o peggio...un bel buco nell'acqua!!!
Così che poi si è costretti ad affiancarsi ad altri più preparati, per terminare progetti non decollati o giustificarsi dicendo il classico..."Chi va sano và..."
Mi verrebbe subito da interrompere e ricordare..."Non ti vantavi di correre?"
Scusate!!! Deformazione professionale nell'anticipar dialoghi ed immaginarmeli!!!
La tecnica richiede un metodico ragionamento, perché più sono le informazioni e maggiore deve essere la concentrazione nell'elaborarle...se desideriamo che il cervello inizi a carburare, mettendosi in moto in modo più consistente!!!
I costumisti sono compresi, come qualsiasi altro addetto al suo settore e devono capire sempre cosa stanno facendo e come lo stanno facendo!!!
Ve li immaginate correre qua e là facendo indossare pezzi di tessuto dettati solo dall'ispirazione, ed ancora da cucire? Potrà sempre capitare il doversi adattare e l'imprevisto...Ma farne uno stile di vita è decisamente un altro pianeta!!!
Idee campate per aria, applicate alla meglio scegliendo una modalità rispetto che un'altra sono le scelte e le mosse dei principianti, che improvvisano perché non ammettono spesso di essere preparati ad un livello insufficiente.
Non c'è giustificazione nel fare qualsiasi cosa ci venga in mente perché tanto "È ARTE"..."HO AZZARDATO"
Può andarti bene una volta...pure la seconda...ma come il caro Pablo Picasso affermava:
Impara le regole come un professionista, in modo da poterle rompere come un artista.
Se così non fosse, il cinema sarebbe rovinato...Pensate se un regista dovesse mettersi nelle mani, su di un set, di un team di persone che fanno le cose "alla meglio" e senza alcuna competenza e cognizione di ciò che stanno eseguendo, ma "facendosi dettare dell'ispirazione".
A parte generare un caos assurdo e perdita preziosa di tempo che solo chi sà cosa significa stare su di un set, può comprendere a fondo...molto a fondo...soprattutto se non coordini solo te stesso ma almeno una quindicina/ventina di persone per poi aumentare sui grandissimi set.
Prova a dirlo ad un direttore della fotografia o ad un operatore di ripresa...a meno che non siano ubriachi!!! Scherzi a parte...
Il cinema è già di per sé complesso e porta a delle responsabilità collettive, non da singolo che produce un bene e che al massimo viene rispedito a casa con la sua "creazione".
È sempre il regista a metterci per primo la faccia e rispondere per tutti...Ecco perché bisogna essere anche tecnici...e l'ho imparato proprio facendo finta che fosse una delle cose che meno mi interessasse, quando ero giovanissima e ribelle, perché sapevo che mi sarei dovuta migliorare e non lamentarmi dell'operato altrui, o di quello che era mia responsabilità.
Così dovrebbe valere anche per gli altri. Ci sono poi ulteriori settori decisamente più tecnici, vedi ogni campo legato alla scienza, dove i calcoli non si possono inventare o improvvisare...Ma questo anche nella stessa architettura...per fare un ennesimo esempio...
Ce ne sarebbero infiniti.
Ecco perché in pochi arrivano a costruire realmente mastodontiche ed eterne costruzioni, che entrano nella Storia dell'Arte. I maestri.
Un libro tecnico, quando sappiamo di non essere propriamente all'altezza è la risposta giusta, perché è simbolo di intelligenza: SO DI NON SAPERE. Socrate.
Se non hai tecnica, puoi avere tutte le idee di questo mondo ma saranno mediocri o spesso del tutto insufficienti. Dovrai accontentarti nel trovare il modo adeguato per concretizzarle, finendo a leggerti quel libro che tanto evitavi.
Io non darei mai da costruire, ideare qualcosa ad una persona che afferma che sceglierà lei la modalità...No! Ci sono precise modalità, per fare determinate cose in tutti i settori...a parte quelli che fingono un mestiere. :(
Se poi ci divertiamo a spegnere ed accendere apparecchi, solo perché tentiamo di essere qualcun altro e fingiamo di saperli usare per impressionare, beh...Ad ognuno l'illusione di essere chi vuole!!!Potrebbe essere un buon soggetto per un film tra l'altro. :)
Sdrammatizzo per non sottolineare la gravità di certi pensieri, che distorcono la realtà a loro piacimento, per adattarla e non per adattarsi ad essa.
Tanto poi parlano sempre i fatti.
Ma torniamo a noi...Il concetto è chiaro. Ogni settore compreso quello cinematografico deve essere un apparato ben funzionante ed organizzato. Ben oliato...Altrimenti gli ingranaggi si fermano.
Buona visione a tutti!!!
Perché queste colonne siano suggerimento, occasione ed input per migliorare, per non accontentarsi ma soprattutto per ragionare con una mentalità aperta e non di chi rifiuta ciò che non sà...forma di paura tra l'altro.
Forse paura di ammettere la realtà.
L'umiltà e la volontà di imparare, hanno reso grandi determinati nomi.
La saccenza e il giudizio continuo verso l'operato altrui e mai verso il proprio, hanno reso facilmente dimenticabili tanti, certuni anche in un solo mese!!!Non di certo questi film a seguire...Loro hanno fatto la storia!!!

Scandalo a Filadelfia (1940) REGIA DI GEORGE CUKOR
TITOLO ORIGINALE: THE PHILADELPHIA STORY

Quarto potere (1941) REGIA DI ORSON WELLES
TITOLO ORIGINALE: CITIZEN KANE

Perdutamente tua (1942) REGIA DI IRVING RAPPER
TITOLO ORIGINALE: NOW, VOYAGER

Casablanca (1942) REGIA DI MICHAEL CURTIZ
TITOLO ORIGINALE: ---

Il mio corpo ti scalderà (1943) REGIA DI HOWARD HUGHES
TITOLO ORIGINALE: THE OUTLAW

Acque del sud (1944) REGIA DI HOWARD HAWKS
TITOLO ORIGINALE: TO HAVE AND HAVE NOT

Vertigine (1944) REGIA DI OTTO PREMINGER E ROUBEN MAMOULIAN
TITOLO ORIGINALE: LAURA

Le schiave della città (1944) REGIA DI MITCHELL LEISEN
TITOLO ORIGINALE: LADY IN THE DARK

Amanti perduti (1945) REGIA DI MARCEL CARNÈ
TITOLO ORIGINALE: LES ENFANTS DU PARADIS

Gilda (1946) REGIA DI CHARLES VIDOR
TITOLO ORIGINALE: ---

Il grande sonno (1946) REGIA DI HOWARD HAWKS
TITOLO ORIGINALE: THE BIG SLEEP

Notorious– L’amante perduta (1946) REGIA DI ALFRED HITCHCOCK
TITOLO ORIGINALE: NOTORIOUS

Scarpette rosse (1948) REGIA DI MICHAEL POWELL E EMERIC PRESSBURGER
TITOLO ORIGINALE: RED SHOES

Nodo alla gola (1948) REGIA DI ALFRED HITCHCOCK
TITOLO ORIGINALE: ROPE

L’ereditiera (1949) REGIA DI WILLIAM WYLER
TITOLO ORIGINALE: THE HEIRESS








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