Eleonora siro, camaleontica avvenenza e magnetica emozione
- Elisa Nori

- 1 apr 2022
- Tempo di lettura: 15 min
Aggiornamento: 4 giu 2022
Eleonora è entrata nel mio percorso di vita, come un dono provvidenziale durante la scelta delle attrici e degli attori per il mio cortometraggio Anima & Animus, realizzato per l'Accademia Nazionale del Cinema di Bologna, così come Giulia Sofia Paolucci, Francesco Primavera e Christian Sacchetti, di cui troverete le interviste qui sul sito.
L'umanità e la semplicità che irradia, arrivano prima della sua indiscutibile bellezza; una donna carica di umiltà e allo stesso tempo piena di capacità e competenza in quello che svolge.
Eleonora è un magnete, energia in movimento...perché difficile non notarla ed ancor di più si viene rapiti mentre esegue, come un musicista il suo componimento musicale, con eleganza e professionalità la sua arte che è quella della recitazione.
Posso affermare che lavorare con Eleonora è stato costruttivo ed utile, perché cerca sempre il confronto con chi ha di fronte, sa dare il meglio quando si tratta di lavoro ma soprattutto, dona se stessa con un'amabile istinto da guerriera. Percepisce subito quando un progetto può essere fondamentale e valido, ed ha il coraggio di affrontarlo assieme a te in un percorso di crescita consigliando propositivamente, data la sua notevole esperienza. Sappiamo che per imparare occorre apprendere dai migliori ed io mi sento tutt'ora onorata di averla avuta sul mio set, pur tutte le difficoltà date soprattutto dalle tempistiche.
Quando ho deciso di mettermi in gioco sapevo di volerlo fare con persone preparate, che avrebbero imparato la parte nel migliore dei modi perché per me era indispensabile comprendere, al di là della realizzazione finalizzata di quel prodotto, come e cosa avrei potuto poi migliorare successivamente in un progetto ancora più ambizioso e completo.
"Il momento opportuno per iniziare non esisterà mai. Non indugiare. La soluzione la troverai strada facendo."
Adoro questa frase perché racchiude tutto. Se mi fossi fatta problemi o mi fossi accontentata senza essere pienamente convinta di chi prendevo, se non avessi osato nel selezionare i miei attori avrei rovinato una parte fondamentale. Lo rifarei altre mille volte, pur tutti gli imprevisti, le soluzioni alternative, i tempi insufficienti che un progetto non indipendente porta spesso con sé. Ma il rovescio della medaglia è che questo secondo me, ha anche più valore e merito. Io ho amato ogni imperfezione del mio lavoro, sapendo che farò ancora meglio, perché è grazie persone come Eleonora che si può puntare verso i propri sogni e conseguirli. Lei è un tassello che mi ha permesso di completare la mia opera.
Fobie, ossessioni, fissazioni sono tipiche degli artisti quando creano...ma svaniscono nell'istante che osservi su grande schermo, la tua creatura...Muove i primi passi? Non importa...li sta muovendo...L'importante è camminare.
Eleonora possiede una poliedricità nel calarsi in personaggi differenti ma anche rapidità nel cogliere gli aspetti psicologici che li contraddistinguono, potendo passare velocemente da uno stato emotivo all'altro, notevole. Riuscire in stati d'animo contrastanti in un lasso di tempo breve...non è assolutamente facile.
La sua figura si presterebbe a tantissimi lavori, che possono enfatizzare il suo fisico atletico e longilineo, la sua espressività ammaliante ma allo stesso tempo penetrante, la sua femminilità ma allo stesso tempo una tempra più tagliente e dura, quella parte mascolina che esiste in tutti noi...come nell'uomo esiste una parte femminile.
La vedrei bene in un ruolo da Wonder Woman...avendo una certa sensualità ma nello stesso tempo dolcezza, senso di giustizia ed umanità, come l'attrice Gal Gadot trasmette in questo ruolo. Anche lei possiede un viso pulito che cattura, proprio perché bellezza naturale.
Persino come Bond Girl farebbe girare la testa a parecchie persone... o come donna bionica.

Personalmente credo che Eleonora funzionerebbe tantissimo anche nel genere fantasy, cosa che già sto tenendo ben conto per un mio futuro progetto.
Il suo fascino, ma anche la sua capacità di essere spietata ed intransigente all'occorrenza, risulterebbero un'accoppiata vincente.
In un certo senso lo è stata anche in Anima & Animus...Ma qui mi fermo! Top Secret come già sapete!
Alcuni film fantasy imperdibili per l'enorme lavoro di costumi ed effetti speciali:
La Storia Infinita, Ladyhawke, Labyrinth - Dove Tutto E' Possibile, Il Signore degli Anelli, Harry Potter, Edward mani di forbice, Il labirinto del fauno, Animali fantastici e dove trovarli, Le Cronache di Narnia, Alice in Wonderland, Il racconto dei racconti - Tale of Tales, L’Apprendista Stregone, I fratelli Grimm e l'incantevole strega, Big Fish - Le Storie Di Una Vita Incredibile, Il grande e potente Oz, Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo, Miss Peregrine - La casa dei ragazzi speciali, Spiderwick - Le cronache, Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo...Se volessi continuare dovrei occupare un intero articolo solo per elencarli!!!
Anzi, colgo l'occasione come spunto per un prossimo, incentrato totalmente sulla costumistica dei film fantasy!!!
A proposito di supereroi...Eleonora nelle vesti di Catwoman o Batgirl...che ne pensate?
Me la immagino felina e sensuale...con quel fare provocante e seducente che non sfora mai nella volgarità...strepitosa!

Arduo incasellarla solo in alcuni generi...come è facile individuare invece, con svariati attori ed attrici dai ruoli piuttosto standard.
Il suo volto si presterebbe benissimo anche alla commedia e al drammatico...non da meno alla ricercatezza di abiti e conseguenti ruoli in altre epoche...entrando quindi nel genere storico.
Per citarne solo alcuni tra i più belli ricordiamo: L'altra donna del re, Shakespeare in Love, Profumo - Storia di un assassino, Casanova, Les Misérables, Anna Karenina, Le crociate, Padrona del suo destino, Gangs of New York, Braveheart, Titanic, Spartacus, Il Gladiatore, Jane Eyre, Elizabeth, Marie Antoinette, Orgoglio e Pregiudizio, Barry Lyndon, Amadeus, Il gattopardo; molti di questi hanno ottenuto la nomination agli Oscar per i costumi e la maggior parte anche vincitori.

Ora iniziamo con il far brillare il percorso lavorativo di questa incredibile donna, attraverso una breve biografia che possa svelare i suoi passi di amazzone fiera e consentirvi di esplorare le sue esperienze, prima di intervistarla.


Eleonora Siro è un’attrice e doppiatrice italiana.
Salentina di origine, si trasferisce e si forma a Roma dopo poco la maggiore età.
Inizia a lavorare su tantissimi set nazionali e internazionali per i più svariati marchi pubblicitari, diretta da registi come Ferzan Opzetek, per Sughi Star, Daniele Luchetti per Poltrone e Sofà, Paolo Genovese, per Grand Soleil, Luke Scott, per la campagna di Tim, Bill Fertik, per De Longhi e molti altri.
Ma non solo spot e campagne pubblicitarie, l’attrice la ritroviamo anche come protagonista di puntata in diverse serie nazionali su Rai e Mediaset, come Don Matteo, I Cesaroni, Nebbie e Delitti, Ris , I Cavalieri di Castelcorvo su Disney Plus e Web Series online.
Si dedica al teatro portando in scena performance e pièce teatrali per la Rassegna dedicata al centenario Di F.Fellini nel 2020, oltre ad alcuni spettacoli comici inediti in un periodo che va dal 2008 al 2013.
Ha girato diversi videoclip musicali, tra i più noti “L’amore si muove” del trio Il Volo, e “Non so dimenticare” di Antonio Carluccio, “Pavlov” di Livia Ferri o “ Raccontami tu” di Ilir Argentiero.
Il suo primo lungometraggio da protagonista lo gira nel 2009, “Il ritorno di Ulisse” di Pietro Loprieno, un progetto indipendente ambientato proprio nella sua terra di origine, la Puglia.
Lavora inoltre in numerosi cortometraggi, indipendenti e non, progetti sperimentali riconosciuti in diversi Festival Internazionali, come “La Seduction Spectrale” di Riccardo Ceccherini, selezionato al “The fine arts film festival” (FAFF) di Venice, in California proprio a Giugno del 2021 e l’ultimo “Aktion T5” dei fratelli Cacciatore, in distribuzione da tre mesi, selezionato già in numerosi festival internazionali con già 4 vittorie portate a casa.
Con “Taxi” di M.A.Messina accanto a Luca Lionello, Marco Risi le consegna il Premio come Miglior Attrice Protagonista al Festival del Cinema e della Psicoanalisi di Napoli.
Sempre in Salento in estate 2021, Eleonora gira per la regia di Alessandro Zizzo, un film indipendente intitolato Cani Randagi, sulla sacra corona unita.
Veniamo ora al fulcro dell'intervista.
Eleonora è una donna dalla statuaria e sensuale fisicità; questo le ha permesso di introdursi anche nel campo della moda.
Proprio per questa ragione ho voluto farle alcune domande in merito, per tuffarmi sotto la sua pelle...parte più difficile da raggiungere e da toccare.
I diamanti hanno origine nel mantello della Terra, dove esistono le condizioni di altissima pressione necessarie alla loro formazione...chi si limita alla superficie raccoglie pezzi di vetro che molto spesso sembrano...ma non sono.
Eleonora, attraverso la tua esperienza, cos’è secondo te la moda per il cinema, ed il cinema per la moda?
Credo che moda e cinema oggi particolarmente vadano a braccetto.
Solo nel 1948 infatti, venne riconosciuta e considerata la figura del costumista nel cinema, grazie all’istituzione del premio ai costumi agli Oscar.
Dal momento che stile, look, abbigliamento, giocano un ruolo fondamentale per esprimere al meglio un personaggio, le sue caratteristiche, la sua posizione nella società per esempio, o il modo in cui vive e da dove viene, ma non solo, la moda descrive, rappresenta anche epoche, tradizioni, luoghi, in una storia cinematografica, fulcro essenziale per coinvolgere lo spettatore nel racconto.
Tantissimi film hanno influenzato la moda nel tempo, questo è un altro esempio di come cinema e moda viaggino sullo stesso binario, mi vengono in mente i Rayban di Tom Cruise in “Top Gun”, o gli scaldamuscoli di Alex in “Flashdance”, o il look di James Dean t-shirt bianca, jeans e giacca di pelle nera.
Grazie al cinema, in “American gigolò”, Giorgio Armani affermò il suo brand e fece conoscere il suo stile informale e sportivo, ma contemporaneamente elegante, vestendo Richard Gere.
Nel “ Il Diavolo veste Prada” tutto il mondo della moda diviene protagonista.
Il cinema diventa un trampolino per lanciare moltissimi brand.
Ma anche la moda promuove e aiuta il meccanismo cinematografico.
Molti stilisti e le grandi maison forniscono gli abiti per i red carpet per esempio.
Cinema e moda e moda e cinema, si fondono tra loro, aiutandosi e sostenendosi a vicenda.
Nelle mie esperienze ritengo sia fondamentale anche solo per un provino su parte, cercare tutto il necessario per entrare in un personaggio, partendo proprio dal look, dall’abbigliamento, seguendo l’epoca storica e tirando fuori dall’armadio ciò che mi può essere utile per la scena, oggetti e accessori compresi.
Come sai il primo premio Oscar per i costumi venne istituito solo nel 1948, anche se il successo degli abiti aveva già preso piede molto prima, favorendo la ribalta di tantissimi attori ed attrici. Quali sono i film che ritieni più belli e significativi per la cura degli abiti e dei costumi?
I film che mi vengono in mente pensandoci e che mi hanno colpito per la cura nei dettagli sono “The Irishman”, “Joker”, “La La Land”, “ Revenant”, “Grand Budapest Hotel”, “Alice in Wonderland”, “Memorie di una Geisha”, “Il Gladiatore”, “Titanic”, tutti film contemporanei per lo più, ma non dimentico Givenchy che ha collaborato agli inizi degli anni ‘60 in “Colazione da Tiffany” vestendo la meravigliosa Audrey Hepburn con l’iconico tubino nero.
Essendo tu anche modella, come hai vissuto e come vivi la moda?
Si, mi è capitato e mi capita di fare anche dei progetti di moda.
Eleonora vive la moda come mezzo, come tramite per trasmettere qualcosa.
Ognuno di noi si esprime come meglio crede anche nell’abbigliamento che è, e può essere un modo per esprimere sé stessi, magari andando anche contro tendenza rispetto alle mode del momento.
Ora dimmi…Gli stilisti ed i registi che ritieni più validi nel riuscire ad arrivare non solo dal punto di vista del contenuto, ma anche per la cura scenica.
Tra gli stilisti nostrani oltre a Giorgio Armani nominato prima, insieme a Valentino e Prada, passando per Missoni e Dolce & Gabbana, Versace, e tantissimi altri.. ritengo straordinarie le loro caratteristiche, la cura nei dettagli, ognuno a suo modo, con il proprio stile, nei tagli, nella scelta dei materiali e dei colori, come riescono a sposarsi perfettamente nei vari contesti. Insieme a loro, adoro la particolarità di Jean-Paul Gaultier.
Tra i registi invece, mi viene in mente senz’altro Tornatore e Garrone, che hanno mostrato particolare cura e attenzione, ma c’è ne sono davvero tanti, Tarantino, Tim Burton, Spielberg, Nolan, i fratelli Coen..la lista è davvero infinita... Sopratutto perché credo che ogni autore, faccia particolare attenzione, secondo la storia che vuole raccontare, ad usare, utilizzare ogni strumento utile per aiutare e coinvolgere il più possibile lo spettatore.
Eleonora Siro invece, cosa predilige indossare? Hai uno stile particolare che ti contraddistingue? Gli outfit che ami di più ed i relativi colori.
Io? (Rifletto un pò guardando per aria e nascondendo un leggero sorriso)
Eleonora penso che sia da questo punto di vista una donna super pratica, sicuramente tutti capi comodi per prima cosa, che mi facciano sempre sentire a mio agio, e chi se ne frega se a volte mancano di femminilità o sensualità, quella se c’è viene fuori comunque.
Il jeans, capo stra usato tra i più usati, a vita bassa, alta, a zampa, a sigaretta .. stivali bassi, anfibi, e scarpe da ginnastica. D’estate infradito o scalza :)
Amo l’estate anche per questo motivo, perché s’indossano poche cose, comode e leggere.
Non preferisco le fantasie, utilizzo colori scuri per l’inverno. Questo sicuro.
D’estate invece, uscendo dal letargo e sentendomi anche più me stessa, utilizzo gonne larghe, t-shirt, canottiere, shorts, colori tenui maggiormente, e sempre a portata di borsa il costume da bagno!
Di tutti i set teatrali o cinematografici su cui hai recitato o set in cui hai lavorato come modella, quali ti hanno vista stravolgere completamente il tuo look? Ci sono stati abiti che ricordi in particolar modo?
Adoro vedermi in altre vesti, subire trasformazioni e diventare qualcos’altro ai miei stessi occhi.
Amo i lavori in cui mi permettono di poter fare questo.
Amo i registi che riescono ad intravedere qualcosa di diverso, ad immaginare
la mia figura a prescindere da quello che si vede e basta.
Mi trasformai per esempio in una professoressa del futuro per un progetto, con un bel caschetto bianco compreso di frangia, trucco fatto da strass e brillantini, abito futuristico bianco e voce robotizzata,
Spettacolo teatrale "Xché con la X" regia di Luca Varone
oppure una volta, per un corto con Luca Lionello in un’eroinomane, il trucco mi trasformò molto in quella scena, ed il mio volto scavato si prestava parecchio al gioco di luci e ombre creato dalla make up artist, vestita rigorosamente di nero, abito di lino.
Cortometraggio Taxi
Regia - Marco Arturo Messina
Fotografo di scena - Elia Falaschi
Un’altra trasformazione che mi fece effetto fu per un lavoro che feci a Parigi per la BBC Art, dove ho avuto l’onore di indossare i panni della famosa Gioconda. Fu un pò come sentirsi osservata e studiata dal grande Leonardo Da Vinci.
In Don Matteo 9 invece, un’amazzone pellerossa, la Principessa Pennabianca.
Stivali come piacciono a me, e pezzi di varie pelli e pellicce a coprire il corpo, parrucca con treccia lunghissima e monili vari.
Per uno spettacolo teatrale una volta ho interpretato un ruolo da uomo.
E per uno spot per Vodafone mi sono rivista triplicata :)
Quali sono le dive che secondo te hanno fatto la differenza in fatto di stile? Hai un’icona che spicca tra tutte?
Maryl Streep.
La più sorprendente direi.
Strepitosa attrice capace di mille personaggi, sempre diversa e intensa.
Elegante e straordinaria nelle sue interpretazioni.
Quanto secondo te conta l’immagine fuori dal contesto lavorativo e al suo interno? Quale consiglio senti di dare ai lettori in rapporto con essa?
In generale, credo che nel mondo in cui viviamo, oggi più che mai, nella vita quotidiana privata e in quella lavorativa allo stesso modo, l’immagine conta.
Conta e come! (ahimè..con amarezza)
Almeno nel primissimo impatto, quello che tutti noi abbiamo con gli occhi, quello superficiale.
Molto spesso si crede o si pensa o come dice la stessa parola, s’immagina che, appunto una bella immagine, possa adempiere tutto, possa essere sempre vincente.
Io credo che per essere vincenti si, l’immagine sia importante, (d’altronde il cinema è fatto di immagini...e se non sono “belle”, i nostri occhi non ne sarebbero attratti per nulla), ma allo stesso modo il contenuto è fondamentale, per toccare oltre che gli occhi, cervello, cuore e anima.
Rimanendo nell’argomento…Nei panni di quali personaggi vorresti nel futuro calarti, sia come esperienza formativa che lavorativa, per la tua carriera cinematografica?
Mi piacerebbe sicuramente avere la possibilità di interpretare un film storico o in costume, magari ambientato nel ‘700 o nel ‘800, per poter studiare e analizzare una certa mentalità, tradizioni, usi, costumi, oggetti di una volta, cultura di un certo tempo..
Ma anche l’inizio del nostro millennio, gli anni ‘30 o ‘40 per esempio.
Oppure anche film fantasy, dove la creatività dell’interpretazione può essere ancor più stimolata, aiutata da costumi fatti ad hoc, look, scenografia inventati ed effetti speciali.
Ultima domanda…Fare l’attrice è un’esperienza che ti porta ad indossare più “maschere”. La moda sostiene tal cosa, dando la possibilità di vestire i panni che confermano quella maschera…Convieni quindi con me, che è facile accedere a più identità…Questo può però portare facilmente a smarrire la propria. Qual è secondo te il segreto di un attore o di un’attrice per mantenere in primis la solidità e la coerenza con la propria pelle?
Questa è la domanda che preferisco, in realtà un pò ti ho risposto tra le righe delle domande precedenti.
Fare l’attrice è uno dei lavori più belli del mondo a mio avviso, è un lavoro che ti permette di vivere tante vite in una sola.
E’ un lavoro che ti consente di analizzare e studiare la razza umana, all’interno di diversi ceti sociali e in tutte le vesti di qualsiasi epoca.
Si, è proprio come accedere a più identità e magari in tempi mai vissuti.
Questo in realtà non dovrebbe portare a smarrire la propria.
Potrebbe essere più facile “perdersi dentro alle emozioni” e non saperle gestire, questo si, sopratutto all’inizio di un percorso di studio, quando non si ha abbastanza esperienza tecnica.
Diversi anni fa, all’inizio della mia carriera capitò durante un’improvvisazione per un provino per un film..
Era una scena drammatica ed io dovevo piangere delusa da quello che il mio personaggio aveva subito.
Ho utilizzato il metodo Stanislavskij, in poche parole, si utilizzano i propri ricordi emozionali di una determinata situazione e si trasportano in quella circostanza.
Bene, allo “stop” del regista che in quel momento stava riprendendo con la videocamera, dopo un’interpretazione molto forte e sdrenante, io non riuscivo a fermarmi.
Le lacrime continuavano a scendere lo stesso.
E’ una sensazione molto particolare, anche difficile da descrivere, mi sono sentita quasi spogliata come Eleonora in quel momento e non protetta dal personaggio.
Semplicemente perché non sapevo gestire l’emozione.
Un attore deve essere in grado di fare quello, gestire e modulare le emozioni, siamo involucri che vengono riempiti dal personaggio, e dalle sue caratteristiche, anche perché i take in una stessa scena sono tanti, e un attore deve essere capace di riprodurre la stessa emozione per un numero svariato di volte.
E’ come se fosse un tuffo, dentro quel mondo diverso, e si ha la possibilità di “giocare”, (“play now” dicono gli americani), di vivere ed essere trasportato in quel globo, coinvolto in quella storia, in quella situazione, per poi riemergere con la propria faccia e personalità, magari distrutta dalla meravigliosa fatica e sofferenza di un determinato personaggio o ruolo da interpretare, ma con una carica adrenalinica che è solo di Eleonora.
Non del personaggio.
Da li ti riconosci e non ti perdi.
Sono giunta, dopo questa nuotata nella carriera di Eleonora, alle conclusioni e considerazioni personali.
Eleonora è una donna sicuramente determinata, ma non dimentica mai gentilezza e cortesia verso il prossimo. Si può essere ambiziose ma con cervello...e lei ne ha da vendere...Anche perché la mera ambizione senza nulla dietro, senza talento, senza cultura e senza sacrifici altro non è che inutile vanità.
In lei c'è una parte di dedizione al lavoro ma anche uno spirito selvaggio e libero, che reclama quella fetta di purezza nel mondo, che possa poi darle l'equilibrio e l'armonia giusta nelle sue interpretazioni. È palese che per lei il contatto umano e lo scambio di esperienze non siano solo fini a se stesse, ma la benzina che le consente di mettere in moto un meccanismo essenziale per un'attrice: nutrirsi delle vite altrui per poi riuscire a farle proprie, laddove richiesto su un set. L'arte della recitazione ha bisogno di persone come lei, perché quando vogliamo vedere un film, vogliamo sentirci partecipi e provare emozioni intense, che possano farci innamorare, esaltare, divertire, riflettere, sorridere, riconsiderare il nostro essere e magari spronarci a fare del nostro meglio.
Il Cinema a mio avviso deve essere assolutamente educativo, deve elevare le coscienze e deve essere accessibile a tutti così che tutti possano attingere dalla sua potenza...una potenza non paragonabile, non quantificabile.
Eleonora ci ha fatto comprendere che il legame tra moda e cinema, tra queste due grandi colonne è indissolubile...anche quando una si allontani per un momento dall'altra...alla fine tendono sempre a riavvicinarsi.
Una non può sorreggere senza l'altra l'edificio Cinema, perché sono garanti della sua stabilità e della sua solidità.
La cooperazione è in assoluto l'aspetto fondamentale...Questo intreccio è la chiave vincente che ci permette l'effetto WOW ogni qualvolta entriamo in sala per vedere il film che tanto abbiamo atteso, ed io che con il Cinema voglio lavorare e collaborare, posso garantirvi che lo stupore è continuo. Uno dei settori più belli assieme al campo della Moda, dove creatività, ispirazione e tecnica si fondono in modo sublime...poesia!!!
Dare un'identità ad un personaggio non solo negli aspetti più interiori ma esteriori è il solo modo per renderlo completo e attendibile. La superficie deve essere importante tanto quanto l'anima. Anche Eleonora sottolinea questo, ed appoggio il suo pensiero su tutta la linea.
L'attore o l'attrice non sono delle belle statue...Sono in movimento, sono in divenire, sono in evoluzione costante durante la loro performance. Non parliamo di staticità e nemmeno di utilizzo del corpo solo come "spalla".
Il coinvolgimento dei sensi è totale. Da questo possiamo renderci conto ed apprezzare la bravura di un artista nel mondo del Cinema.
L'involucro più o meno piacevole, spesso non indicativo della bravura stessa dell'attore o dell'attrice, può essere sfruttato in contesti differenti. Non tutti sono bellissimi anzi i migliori a dirla tutta non lo sono affatto, tolte rare eccezioni che uniscono entrambi i due aspetti.
In primis chi recita deve essere bravo a toccare i cuori della gente, a saperli maneggiare con tale facilità da mettere a nudo lo spettatore, nello stesso modo in cui Eleonora parlava della capacità e dell'importanza di padroneggiare le emozioni per chi le deve comunicare. Assolutamente vero.
Mi viene in mente una frase forte in Batman Begins:
"Per vincere la paura devi diventare paura. Devi bearti delle paure degli altri. E gli uomini temono soprattutto quello che non vedono."
Se vogliamo reinterpretarla in chiave positiva, se sai gestire qualcosa potrai ancor più gestire la conseguente reattività di chi hai di fronte, anzi sarai capace e cosciente di toccare le corde giuste.
Ricordiamo che le emozioni non si vedono, ma sono le più sconvolgenti, sia in positivo che in negativo.
Un personaggio costruito bene psicologicamente, ha bisogno di un'immagine altrettanto credibile ed è qui che entra in gioco la moda, potenziando ancor di più un motore già ineguagliabile. Il Cinema è arte visiva in primis. Lasciamo che tutti i materiali e tessuti di questo mondo, coronino il sogno di ogni bravo attore ed attrice di essere completo e fornito di tutto il necessario, per splendere su quel grande schermo verso cui tutti noi corriamo appena abbiamo tempo, appena vogliamo visionare qualcosa che tanto aspettavamo e desideravamo, tramite il quale è ancora possibile sognare.

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