PRO-JECT AUDIO SYSTEMS, un sonoro debutto tra luci ed ombre
- Elisa Nori
- 30 nov 2023
- Tempo di lettura: 18 min
Aggiornamento: 1 dic 2023
Evoluzione del grammofono, il giradischi mantiene da sempre un fascino ed una classe di cui molti estimatori non possono fare a meno; la ritualità di estrarre un disco, pulirlo e posizionarlo sulla piattaforma, organizzare i dischi come oggetti di design e da collezione, utilizzando i social media per condividere video e foto del processo, ha contribuito a creare un senso di unione, partecipazione e comunità.
Finalmente i social media mostrano anche il loro ruolo proficuo e positivo, rafforzando così il rituale dell'ascolto del vinile e raggiungendo una base di clienti più variegata.
Ad utilizzare le varie piattaforme per promuovere i propri prodotti sono molte piccole etichette e negozi di dischi che i fan hanno modo di scoprire ed apprezzare; l'incontenibile attrazione per il vinile diventa una vera e propria esperienza sociale.
Alcuni definirebbero questa passione di nicchia e per cultori dei prodotti vintage, ma in verità l'attuale mercato dei dischi in vinile ha registrato un aumento costante delle vendite negli ultimi dieci anni, con un picco di 41 milioni di album venduti nel 2022 solo negli Stati Uniti.
Negli ultimi anni la tendenza si nota anche in Europa dove si stima che il mercato dei dischi in vinile arriverà fino 91 milioni di dollari nel 2024, con Germania, Inghilterra e Italia in testa.
Potremmo quindi confermare che...A volte ritornano.
Ad avvalorare questa realtà, sono coloro che investono professionalità e devozione nella produzione di prodotti creati con maestria, donando un pezzo d’arte ed una ammaliate melodia che solo un giradischi può trasmettere.
Fondata nel 1991 da Heinz Lichtenegger la prestigiosa Pro-Ject Audio Systems è un'azienda a livello internazionale nel settore hi-fi di fascia alta e leader del mercato mondiale dei giradischi.
Con sede a 35 chilometri a nord di Vienna, nella splendida regione del Weinviertel, vanta un nome di tutto rispetto infatti i prodotti Pro-Ject vengono esportati in quasi 80 paesi in tutto il mondo e hanno vinto numerosissimi premi internazionali, tra diversi EISA Awards e il Red Dot Design Award; inoltre i prodotti sono stati utilizzati anche in innumerevoli programmi TV e film.
Nonostante il vinile, con l'avvento dei lettori CD e compact disc, fosse ritenuto arrivato al capolinea, dato che la produzione su larga scala è praticamente cessata nei primi anni novanta, il fondatore Lichtenegger ha deciso comunque di tener fede alla sua missione: offrire una qualità e un'esperienza analogica decisamente differente ma economicamente adeguata, con rapporto prezzo/prestazioni invidiabile.
Un numero considerevole di persone amanti della musica e appassionati del vinile non hanno più fatto a meno della loro artigianalità, competenza e dei pregevoli materiali.
La Pro-Ject Audio Systems, con un rigoroso controllo di qualità e tecnologie all’avanguardia, progetta i prodotti in Austria e li produce in Europa: mentre nella Repubblica Ceca producono tutti i giradischi da zero, a mano e internamente, in Slovacchia si occupano dei componenti audio di fascia alta di piccole dimensioni.
Il primissimo giradischi di Pro-Ject, il "Project" originale era un design Tesla "hot rodded".
Ad oggi, i giradischi Pro-Ject sono prodotti nel vecchio stabilimento di produzione Tesla Turntable, un monolite di sette piani di una fabbrica a Litovel: la fabbrica Tesla nella Repubblica Ceca dell’epoca della Guerra Fredda era nota per la produzione di una gamma di componenti elettronici di alta qualità.
La loro Artist Collection che comprende edizioni speciali e limitate, evidenzia le collaborazioni con partner dell'industria musicale, come Universal Music Group (The Beatles), Third Man Records (Jack White), The Rolling Stones, Metallica, Parov Stelar, il famoso Hard Rock Café, l'Orchestra Filarmonica di Vienna o la Ortofon per i loro anniversari.
Ad aggiungersi alla lista Limited Special Edition e di recentissima uscita, un giradischi inedito, celebrativo dei 50 anni del capolavoro sonoro firmato Pink Floyd: The Dark Side of the Moon.
La Pro-Ject Audio Systems offre una gamma di giradischi invidiabile, che comprende:
Automat Line
E Line
Elemental Line
Primary Line
Juke Box Line
T Line
Debut Line
RPM Line
The Classic
X Line
Signature Line
Special Edition
Artist Collection
HiFi Stereo Sets
Ordinati per caratteristiche per aiutarti a rendere più semplice la ricerca, si possono trovare con cambio elettronico della velocità, con preamplificatore fono, con cartuccia MC, senza cartuccia disponibile, con ingresso e uscita BT, con uscita USB, completamente automatico.
Quelli che mi appresto ad approfondire ed illustrare a seguito sono due modelli della Debut Line e nello specifico Debut PRO S e Debut PRO White Edition.
Una caratteristica che rende desiderabile un giradischi è la sua facilità d'uso.
Debut PRO S si presenta con una veste minimalista con finitura completamente nera satinata, senza interruttori e spie di controllo LED o etichettatura non necessaria. L'essenziale è sotto i vostri occhi e di un'eleganza magnetica.
Sono disponibili piedini in alluminio ammortizzati regolabili in altezza, per garantire un posizionamento in bolla perfetto su ogni superficie.
Il telaio solido e ben costruito, garantisce stabilità e riduzione delle vibrazioni indesiderate
e questa immagine così tenebrosa e misteriosa del Debut PRO S è degna del Cavaliere Oscuro.
Le curve sinuose del braccio ad S in alluminio, sostituiscono il braccio dritto in carbonio dotazione della versione standard; troviamo premontata una testina Pick IT S2 ma è adatto anche alle testine MC più pesanti.
L’altezza del braccio si calibra allentando le due viti di fissaggio e permette di adattare il braccio a qualsiasi tappetino o ad altre testine per ottenere la migliore qualità del suono. L’attacco standard della testina consente anche di regolare finemente VTA e Azimut del braccio; l'impostazione e la sperimentazione sono decisive e di fondamentale importanza per ricavare ogni ultimo frammento di prestazione dalle testine.
Il piatto in alluminio da 300 mm utilizza un anello in TPE (elastomero termoplastico) in grado di smorzare le risonanze e ridurre al minimo wow e flutter.
È integrato il controllo elettronico della velocità 33,3 e 45 giri rpm selezionabili attraverso un interruttore e con la cinghia tonda per 78 giri in dotazione potrete ascoltare anche i vostri dischi in gommalacca; tre parole arrivano veloci come un fulmine: versatilità, bellezza e precisione. L'estetica di questo accattivante modello consente di collocarlo facilmente in qualsiasi contesto perché "STA BENE CON TUTTO".
Di seguito le specifiche tecniche del Debut PRO S:
Velocità: 33, 45/(78) (cambio elettronico di velocità)
Principio di azionamento: trasmissione a cinghia con controllo elettronico della velocità
Piatto: da 300 mm in alluminio pressofuso con smorzamento in TPE e tappetino in feltro
Cuscinetto del piatto: asse in acciaio inossidabile di alta precisione con boccola in bronzo
Wow & flutter: 33: +/-0,16%; 45: +/-0,14%
Deriva di velocità: 33: +/-0,40%; 45: +/-0,50%
Segnale-rumore: 68dB
Braccio: 10" in alluminio a forma di S; Connettore SME
Lunghezza/massa effettiva del braccio: 254 mm/8 g
Sporgenza: 16 mm
Accessori inclusi: alimentatore 15V DC / 0,8A, copertura antipolvere, cinghia tonda 78 RPM, adattatore singolo 7'', Record Puck E
Consumo di energia: standby 4 W/0 W
Dimensioni: 462 x 145 x 345 mm (L x A x P)
Peso: 7 kg netti

E passiamo ad un Guerriero della Luce con il Debut PRO White Edition dotato della cartuccia 2M White al posto del modello 2M Red, sviluppata appositamente in collaborazione con Ortofon.

Una finitura bianca satinata minimalista e fresca come una coltre di neve, caratterizza questo impeccabile modello nato per audiofili esigenti; il telaio in MDF verniciato a mano a otto strati sostituisce così la livrea scura del modello originale, prodotto per festeggiare il 30° anniversario. La finitura in nichel sui componenti in alluminio garantisce una superficie resistente e durevole ed il processo consente di realizzare prodotti sostenibili e componenti di altissima qualità; si evitano così plastiche e materiali similari che si usurano ed invecchiano nel tempo. Il Debut PRO White è dotato di Azimut e VTA completamente regolabili; frutto di numerose modifiche e miglioramenti, l'iconico braccio è ancora composto da un involucro in carbonio particolarmente rigido, combinato con un'anima in alluminio, per un maggiore smorzamento.
Gli elementi fondamentali per un'ottima riproduzione sono molteplici uno di questi è il peso del piatto che garantisce una stabilità ottimale per massimizzare la precisione della riproduzione; in alluminio pressofuso con trattamento antimagnetico ha anche un anello in elastomero termoplastico, per ridurre al minimo lo sfarfallio e la risonanza.
Controllate elettronicamente con meticolosità sono le velocità di riproduzione, con conseguente accuratezza e stabilità delle medesime; si può inoltre passare facilmente da una velocità all'altra con l'interruttore a levetta.
Come la puntina di diamante si va a inserire tra i solchi dei dischi, catturando il suono, così il Debut PRO White Edition si rivela un vero e proprio diamante che incanta chi lo guarda, obbligandoti ad assaporare il suono e l'avvenenza.
Di seguito le specifiche tecniche del Debut PRO White Edition:
Velocità: 33, 45/(78) (cambio elettronico di velocità)
Principio di azionamento: trasmissione a cinghia con controllo elettronico della velocità
Piatto: da 300 mm in alluminio pressofuso con smorzamento in TPE e tappetino in feltro
Cuscinetto del piatto: asse in acciaio inossidabile di alta precisione con boccola in bronzo
Wow & flutter: 33: +/-0,16%; 45: +/-0,14%
Deriva della velocità: 33: +/-0,40%; 45: +/-0,50%
Segnale-rumore: 68dB
Braccio: monopezzo in alluminio da 8,6”
Lunghezza effettiva del braccio: 218,5 mm
Sporgenza: 18,5 mm
Accessori inclusi: alimentatore 15V DC / 0,8A, copertura antipolvere, cinghia tonda 78 RPM, adattatore singolo 7''
Consumo di energia: Standby 4 W/0 W
Dimensioni: 415 x 113 x 320 mm (LxAxP)
Peso: 6 kg netti
La seguente intervista è stata realizzata grazie alla disponibilità, alla professionalità e alla cortesia di Jakob Dirnberger del dipartimento Art Direction & Marketing.
Ringrazio lui e la squadra Pro-Ject Audio Systems, per l'integrità e la filosofia aziendale che riconfermano il loro ineccepibile lavoro.

Biografia: Jakob Dirnberger ha 27 anni ed è nato a Vienna.
Dopo la scuola decide di studiare fotografia e successivamente proseguire i suoi studi in Marketing Digitale.
Il suo interesse per il design del prodotto risale ai tempi del liceo, quando sentì parlare per la prima volta del designer tedesco Dieter Rams.
Inizia a lavorare per Pro-Ject nel 2016.
Inizialmente si focalizza principalmente sulla fotografia di prodotti e sui social media, ma successivamente il suo ruolo di responsabilità si amplia notevolmente.
Attualmente gestisce argomenti che vanno dalle linee guida del marchio, alle strategie di marketing alla progettazione del prodotto. Di tanto in tanto pubblica foto dietro le quinte sul suo account Instagram personale @jakobdrnbrgr.
In un mondo dominato dallo streaming, i dischi hanno riacquistato una grande importanza diventando un'opera d’arte seriale; radunano sempre più seguaci ed appassionati pronti a investire il loro denaro per le tante edizioni che le etichette discografiche mettono in vendita. Abbiamo edizioni limitate e numerate, disco nero e colorato, flexi-disc e cofanetti, splatter e picture disc, versioni sigillate in ceralacca e cartoline suonabili sul giradischi. Immagino che per Pro-Ject tutto questo sia gratificante, avendo voi investito tanta passione fin dagli albori per creare prodotti in grado di garantire la miglior prestazione musicale e coprendo ogni esigenza.
Crede che il successo risieda proprio dietro l'imperfezione stessa dei dischi in vinile e del fatto che "invecchiano" con l'utilizzo? È l'usura a conferire un'anima musicale più profonda ed un legame con il tempo, che noi stessi percepiamo?
J.D: Penso che il successo dei dischi in vinile come mezzo musicale commerciale abbia più di una ragione: i dischi sono qualcosa di tangibile, le persone apprezzano il coinvolgimento fisico con i dischi e l'interazione con il lettore.
A differenza di un file digitale, i dischi vivono con te. Sì, invecchiano con noi e devi prenderti cura di loro, rimuovere la polvere di tanto in tanto, maneggiare con cura la copertina, ecc. Nel nostro mondo le persone cercano la disintossicazione digitale; collezionare dischi e ascoltare musica analogica è semplicemente super rilassante. Ovviamente non è conveniente come lo streaming di musica dal cloud, ma si tratta di sperimentare la musica con tutti i sensi e ciò è totalmente possibile con questo mezzo musicale.
Da più di 20 anni, il Debut è uno dei prodotti più venduti nella storia dell'hi-fi con quasi 1 milione di unità vendute.
La nuova generazione ha visto l'entrata del Debut Carbon Evo, seguito dal Debut PRO per il vostro 30° anniversario, premiato anche EISA Best Value Turntable 2021-2022.
Ora protagonisti il Debut PRO S e il Debut PRO White Edition.
Un debutto decisamente d'effetto. Ulteriori novità all'orizzonte?
J.D: Sono felice che ti piacciano le nostre ultime uscite.
Con Debut PRO S e Debut PRO White Edition abbiamo creato prodotti completamente in un solo colore. Stiamo dipingendo anche i più piccoli dettagli, per ottenere un look perfetto. C'è anche un'interessante storia di fondo... in entrambi i modelli utilizziamo componenti riciclati dalla produzione del Debut PRO (il modello standard).
Li stiamo ridipingendo ed installando in quei dispositivi.
In questo modo, creiamo una filiera produttiva con meno sprechi. Naturalmente i prossimi prodotti sono top secret.
Il Debut è il nostro giradischi più venduto; i clienti lo adorano.
Ecco perché prendiamo molto sul serio ogni cambiamento e esaminiamo ogni dettaglio.
E ci saranno sempre dei dettagli che possono essere migliorati. ;)
Per segnare il 175° anniversario della Filarmonica di Vienna, in collaborazione, avete realizzato un giradischi a dir poco spettacolare e uno dei più costosi nella storia della vostra azienda disponibile in soli 175 pezzi.
Il telaio in legno e la finitura laccata corrispondevano a un violino, mentre il telaio metallico dorato si basava su strumenti a fiato e il bracciolo si ispirava all'ancia di un clarinetto.
Anche il pulsante per avviare e modificare la velocità di rotazione proveniva da un flauto;
la particolarità è quella di essere stato costruito con materiali comuni negli strumenti musicali.
Le esibizioni della Filarmonica di Vienna, considerata una delle migliori orchestre del mondo, sono passate alla storia della musica.
Mi racconti di più di questa vostra collaborazione e questo legame che tutt'ora vi unisce.
J.D: Mentre lavoravamo al giradischi della Filarmonica di Vienna, abbiamo coinvolto i membri dell'orchestra per poter integrare tali idee. Martin Kubik è uno degli esperti a cui è stato chiesto di unirsi al team di progettazione. È il primo violinista dell'orchestra e una delle persone più simpatiche che ho incontrato tramite Pro-Ject; qualche tempo dopo l'uscita del giradischi, abbiamo fatto una storia con lui. Ci raccontava di come ascolta la musica e di come da bambino si è sentito ispirato a suonare il violino. Stava ascoltando una registrazione di Yehudi Menuhin, un violinista da cui era rimasto affascinato; conserva ancora lo stesso disco in vinile che ha profondamente influenzato la sua carriera.
Come musicista ha una vena molto creativa e sensibile, che ha contribuito anche sulla realizzazione del giradischi. Puoi guardare la storia che abbiamo girato con lui, sul nostro canale Youtube. È in tedesco, ma abbiamo i sottotitoli! :)
Non solo giradischi, la Pro-Ject Audio Systems offre davvero una vasta scelta: subwoofer, cuffie, altoparlanti da scaffale, da pavimento, elettronica Hi-Fi, cavi, accessori ed LP. La rete internazionale di rivenditori Pro-Ject conta circa 5000 negozi in 80 paesi; quali prodotti della vostra vasta gamma sono tra i preferiti dai molteplici acquirenti? Ci sono feedback o esperienze significative, da parte dei clienti della vostra azienda e dei partner con cui lavorate, che ricordate con particolare orgoglio ed affetto?
J.D: Pro-Ject è nota soprattutto per i suoi giradischi: anche questo ci ha reso grandi. Ricordo una storia in particolare, quando un cliente venne nella nostra sede con alcuni dischi dei suoi nonni; quando sentì la canzone che suo nonno suonava per lui da bambino, aveva le lacrime agli occhi. Abbiamo ricevuto lettere da clienti che si sono avvicinati al nostro marchio in diversi modi. In un certo senso un marchio è una casa, un luogo in cui puoi identificarti, un luogo a cui puoi rivolgerti in caso di bisogno e di cui ti puoi fidare. L’enorme seguito di cui godiamo come marchio, riflette il fatto che possiamo esserlo per molte persone in tutto il mondo.
Metallica, The Beatles, George Harrison, Ringo Starr, Rolling Stones, Parov Stelar, Hard Rock, Hans Theessink, DelaDap sono solo alcune delle produzioni della vostra Artist Collection; ad aggiungersi alla Special Edition e di recentissima uscita, un giradischi inedito, celebrativo dei 50 anni del capolavoro sonoro firmato Pink Floyd: The Dark Side of the Moon, uno degli album di maggior successo e duraturi nella storia del rock.
Il tocco geniale dell'arcobaleno retroilluminato a LED, completo di funzione di attenuazione, riproduce il famoso effetto prisma della copertina dell'album.
Prendiamo proprio quest'ultimo e quello dei Metallica, che sono di più recente uscita: entrambi i giradischi mantengono fedeltà all'immagine di questi due iconici gruppi.
L'impatto scenico è di fondamentale importanza, quando si parla di band che la scena l'hanno calcata e la conoscono davvero bene; devo dire che entrambi i giradischi hanno una presenza altrettanto decisiva. Come sono stati accolti dal pubblico e dai fan?
J.D: Quando i nostri clienti vengono a conoscenza di un nuovo giradischi dell'Artist Collection, le reazioni delle persone sono solitamente estasiate. Una volta lanciate, le Special Edition vengono solitamente esaurite entro poche settimane.
I design unici colpiscono davvero i fan delle band.
A volte un modello, da collezione, di un artista suscita l'interesse dei fan che amano la musica ma per i quali prima il vinile non era un interesse.
L'azienda Ortofon si è evoluta dalle sue radici nella realizzazione di colonne sonore cinematografiche, allo sviluppo di componenti di precisione.
Oggi Ortofon è leader nella produzione e fornitura di cartucce fono per dischi in vinile, una vera e propria potenza micromeccanica, che sviluppa e produce componenti per apparecchi acustici.
Due ingegneri danesi Petersen e Poulsen hanno segnato l'inizio della storia di Ortofon e precisamente nel 1918, quando iniziarono i loro esperimenti per sincronizzare il suono con le immagini su pellicola; il sistema venne adottato anche dalle più grandi produzioni cinematografiche americane. Anche l'industria discografica è stata rifornita di apparecchi dagli inventori danesi. Ortofon iniziò a produrre teste di taglio per aziende produttrici di dischi nel 1945 e furono adottate da aziende di tutto il mondo. Dall'essere un laboratorio di sviluppo per pellicole sonore, Ortofon è diventata successivamente una forza importante nel promuovere l'industria dei grammofoni. Da quel momento l'azienda è cresciuta fino ad essere quella che oggi conosciamo.
Siete partner di lunga data ed il giradischi Ortofon Century, per celebrare l'anniversario dei 100 anni di Ortofon, ne è stato un chiaro esempio; molte testine dei vostri giradischi portano la loro firma. Quale è stato il collante che vi ha fatto incontrare per poi affiancarvi nell'eccellenza?
J.D: Come hai menzionato tu, Ortofon è stata un pioniere nell’industria del vinile – e continua ad essere una forza trainante. Essendo un produttore europeo come noi, per noi è stato facile scegliere di collaborare.
Mi piace molto come il design dei vostri giradischi possa adattarsi a qualsiasi ambientazione; Artist Collection a parte, che punta a caratterizzare e rappresentare un'idea artistica, un personaggio e lo stile che lo contraddistingue con una particolarità estetica più accentuata, le restanti linee da voi offerte sono tutte minimali, pulite con un gioco di satinati, lucidi, legno e trasparenze. Il bianco e nero, che a mio avviso rimangono da sempre raffinati ed eleganti, lasciano però spazio anche a tonalità decisamente amabili. Il Colourful Audio System All-in-one, sempre facente parte della linea Debut, propone sei colori performanti: giallo dorato satinato, blu acciaio satinato, verde abete satinato, bianco satinato, nero satinato e noce. Oltre alla scelta dei materiali in linea con il vostro modus operandi, senza enormi loghi in vista, cosa ritiene che sia importante nella scelta del design di un prodotto?
J.D: Manteniamo i nostri giradischi il più puliti possibile. Il logo completo è presente solo sulla sovraccoperta. Oltre a ciò, abbiamo un linguaggio di design molto diretto; anche per i modelli di fascia alta, il nostro linguaggio di design complessivo rimane minimalista. Un buon design è un design funzionale. Non vogliamo che i nostri clienti vengano distratti da pulsanti fantasiosi, luci o display a LED. L'utente e la sua esperienza sono sempre al centro quando si inizia a lavorare su nuovi progetti. Poiché il giradischi è la “corona” di un impianto hi-fi, di solito è il componente che attira maggiormente l'attenzione; allo stesso tempo deve fondersi con il design di una stanza o essere una dichiarazione appariscente e colorata. In entrambi i casi abbiamo la più ampia gamma di giocatori al mondo per soddisfare i gusti di chiunque.
L'idea di Pro-Ject è nata da una fabbrica Tesla in Repubblica Ceca, che in quel momento stava chiudendo perché si pensava che i giradischi non avrebbero mai più ripreso a vendere.
Dopo tanti anni quale ruolo ha ancora questa fabbrica che ha dato l'ispirazione al fondatore
Heinz Lichtenegger di reinfonderle vita?
J.D: La stessa identica fabbrica è ancora il nostro principale impianto di produzione dei nostri giradischi. Heinz Lichtenegger si è imbattuto per caso nella fabbrica ceca – ma lì ha visto una possibilità. Il signor Lichtenegger aveva la visione e la convinzione che i vinili e i giradischi fossero qui per restare. Per come è strutturata l’attività della fabbrica, siamo in grado di realizzare piccole serie di giradischi speciali. Questo modello flessibile ci dà un vantaggio rispetto alla concorrenza.
I vostri prodotti sono stati utilizzati anche in innumerevoli programmi TV e film: su questo sono davvero curiosa di saperne di più. Qual è il vostro rapporto con il cinema?
In futuro ci potrebbe essere la possibilità di qualche edizione speciale ispirata a personaggi iconici o compositori del grande schermo?
J.D: Riceviamo spesso richieste da produzioni cinematografiche che vorrebbero avere un giradischi nei loro film o programmi TV.
Non paghiamo il posizionamento. A volte svolgono un ruolo chiave e sono davvero integrati nella trama; naturalmente ne siamo particolarmente lieti. Collaboriamo con gli scenografi per selezionare quale modello di giradischi è la scelta migliore per il set.
Due esempi affascinanti di film che presentano uno dei nostri prodotti come elemento centrale della trama: "Professione assassino - The Mechanic", con Jason Statham.
Interpreta un sicario e possiede una bella casa in Louisiana.
Dentro quella casa è presente un bel impianto stereo; il centro di quel sistema è il giradischi Pro-Ject RPM 9.2 Evolution.
È dotato di un braccio in carbonio e di un piatto in acrilico: sicuramente un'estetica straordinaria. Quando torna a casa ha il suo rituale di ascolto; ascolta sempre il Trio per pianoforte numero due di Schubert in mi bemolle maggiore. Avviso spoiler!
In una scena successiva l’intera casa viene fatta saltare in aria da una bomba, innescata dal movimento del braccio del giradischi.
Un altro esempio è una produzione francese chiamata “Do Not Distrub”.
Il dentista Michel Leproux, interpretato da Christian Clavier, è un amante del jazz.
Possiede il nostro giradischi Signature 12 top di gamma; acquista un disco
“Me, Myself and I”, una rarità che cercava da tempo. Vuole trascorrere la sua giornata libera godendosi il suo nuovo disco. Tuttavia, è costantemente disturbato dalla sua famiglia, dalla sua amante e da vari ospiti non invitati, il che lo fa quasi impazzire.
Per quanto riguarda la tua domanda sulle edizioni speciali ispirate al cinema o personaggi iconici: alcuni progetti con grandi nomi non sono mai stati sviluppati al di là della fase concettuale. Oltre alla nostra collezione di artisti del panorama musicale, abbiamo anche realizzato progetti per marchi di moda come Fred Perry. Molte edizioni speciali sono in cantiere.
Vediamo cosa porta il futuro.
Inaugurata alla fine di agosto 2017, la sede centrale di Pro-Ject è vincitrice dell'Energy Globe Austria 2019. L’Energy Globe è il premio ambientale più rinomato a livello mondiale, come stabilito in un sondaggio dall'agenzia americana Arthur D. Little.
Viene assegnato nelle categorie Vita: Terra, Fuoco, Acqua, Aria, nella categoria Gioventù orientata al futuro e in una categoria speciale annuale.
Il vostro innovativo sistema di riscaldamento e raffreddamento è diventato il vincitore nella categoria "fuoco"; con l'energia del sole, dell'aria e di cristallizzazione dell'acqua l'edificio viene riscaldato o raffrescato.
Credo che la mentalità, le priorità e l'etica di una persona si misurino anche da questo e che rispecchino la modalità con cui affrontate anche il lavoro. Quanto è diventato importante il concetto di tutela dell'ambiente nella fase di produzione dei vostri prodotti?
J.D: Quando Heinz Lichtenegger ha deciso di aprire qui la sede centrale, non voleva solo fare una dichiarazione di design ma anche avere un impatto ambientale. Ha impiegato molte soluzioni energetiche all’avanguardia per l’infrastruttura dell’edificio. Inoltre, il fatto che il team di produzione e quello tecnico siano tutti raggiungibili in poche ore in macchina, mantiene la bolletta energetica bassa e la qualità elevata.
La produzione viene effettuata nel cuore dell'Europa.
Le nostre strutture si trovano in Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria e Germania. Le materie prime provenienti dalla zona circostante sono legno/MDF, metalli, fibra di carbonio, vetro ma anche materiale di imballaggio e pubblicitario (brochure ecc.). Utilizziamo solo materiali di alta qualità per garantire un prodotto duraturo e dal suono superiore. Alcuni dei nostri clienti possiedono ancora il nostro primo giradischi, il Pro-Ject 1 e ne sono soddisfatti. Di tanto in tanto è necessario sostituire la cinghia, lubrificare il cuscinetto o cambiare la cartuccia, ma il piatto in sé non si rompe. Massimizziamo la durata dei nostri prodotti, semplificandoli nelle caratteristiche principali e offrendoti un sistema modulare per scegliere le caratteristiche di cui hai veramente bisogno. Questa è la chiave.


Musica analogica o musica digitale?
Questo concetto, anche per esperienza personale, l'ho vissuto sovente quando si parlava di fotografia. La camera oscura e la pellicola sono ancora nel mio cuore e lo rimarranno a lungo.
L'analogico, sia legato alle arti visive o al mondo musicale, richiede a mio avviso una cura ed una competenza differenti, che spesso con il digitale si sono perse...mi spiego: le automazioni, la facilità d'uso non sono di certo da disdegnare perchè spesso sono legate al tempo; essendo che la nostra società è diventata sempre più competitiva e più frenetica, avere dei processi nell'utilizzo di cose che fanno parte della nostra sfera quotidiana semplificate, non è cosa da poco.
Ma è indubbio che l'analogico perdura come vero è proprio artigianato...sempre più raro e per questo da rispettare.
Richiede di prendersi quel tempo che altri invece vogliono dimezzare o completamente rimuovere...spesso senza ritagliarsi nemmeno un momento per riflettere.
Inoltre la facilità di utilizzo porta anche a scordarsi di voler capire e comprendere il meccanismo delle cose...perchè più una cosa è complessa nel suo utilizzo, più si è per forza costretti ad usare la testa.
La testa di Pro-Ject Audio Systems è grande e piena di ottime idee finalizzate a gratificare, ricordare che siamo umani.
Come Dirnberger ha spiegato, i dischi sono fisici...c'è un contatto con la musica, così come il cartaceo per un lettore...Come i libri, anche i dischi invecchiano, si usurano e ci ricordano che abbiano un tempo limitato...che siamo vivi e che è giusto rilassarsi godendo appieno di qualcosa che scalda il cuore e non solo appaga il cervello.
Dipende dal suono? Dipende da il rituale di ascolto del disco? Dipende dal loro incredibile fascino che riporta una storia intera, all'interno dei solchi di cui sono composti? L'irregolarità e l'imperfetta bellezza che li ha resi iconici?
Qualunque sia il motivo, il vinile è riemerso alla grande e con esso tutti i sistemi che ne permettono l'ascolto.
I vinili sono tradizionalmente costruiti dal 1948 in PVC che è riciclabile ma nel processo libera anche una sostanza tossica come il cloruro, ed è per questo che sta emergendo una generazione nuova di vinili ecologici, per ridurre l'impatto ambientale.
Via libera quindi al PVC riciclato o alle bioplastiche provenienti da fonti rinnovabili, inoltre i processi di produzione a basso impatto si sono adeguati su tutta la linea: uso di inchiostri a base vegetale, ottimizzazione dei processi di stampa e il ricorso a energia rinnovabile.
Il packaging è studiato con materiali riciclati o riciclabili, ed etichette e stampa eco-friendly.
Anche le pratiche commerciali sono mutate: spedizioni sostenibili, collaborazioni con partner che condividono eguali valori ambientali come l'uso di energia verde, gas ecologico ed energia solare, la gestione dei rifiuti adeguatamente gestita.
C'è chi ha persino pubblicato album in vinile biodegradabile sfruttando microrganismi, inclusi batteri.
In Italia a San Giuliano Milanese qualcuno ha pensato di mettere insieme tutti questi propositi: Greenyl, startup che produce dischi in vinile utilizzando un composto polimerico al 100% riciclabile.
La Pro-Ject Audio Systems non solo esalta la bellezza del vinile ma contribuisce alla salvaguardia ambientale, sia con la sua sede ottimizzata con soluzioni energetiche all'avanguardia sia attraverso il processo di produzione: componenti riciclati per limitare gli sprechi, materie prime provenienti dalla zona circostante, materiali di alta qualità per garantirne la durata e quindi meno sostituzioni.
Come per la scelta della musica, avviene quella di un giradischi. Non sono tutti uguali e si differenziano per emozione tattile, visiva e uditiva. Io vi consiglio davvero di approfondire l'immenso tesoro che la Pro-Ject Audio Systems offre, perchè ognuno di voi potrebbe rimanere folgorato da uno dei suoi modelli e come per una sinfonia, diventire incomparabile e riconoscibile.
Il giradischi è il prolungamento, è il mezzo attraverso cui riviviamo, è il corpo dell'anima musicale...un'opera d'arte meccanica e un ponte tra il passato ed il presente.
Prendetevi una pausa...rallentate...E come la filosofia della Pro-Ject Audio Systems ricorda:
"Ascoltalo.Sentilo."

CONTATTI:

Sito ufficiale: https://www.project-audio.com
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